Dopo anni di tentennamenti, per i venditori sembra finalmente arrivata l'ora della fiducia nel canale web. E i numeri dei consumi ne sono una prova.
Secondo una ricerca resa nota da Forrester Research e Shop.org, si prevede una ulteriore crescita per il settore e-commerce nel 2006. Dopo il salto verso l'alto delle vendite a cui si è assistito 3 anni fa, quando sono stati superati i 100 miliardi di dollari, anche quest'anno un nuovo balzo sembra realizzarsi.
Stando infatti ai dati emersi:
- le vendite online (comprendendo anche il settore viaggi) dovrebbero vedere una crescita del 20% nel 2006, raggiungendo i 211,4 miliardi di dollari
- escludendo il settore viaggi l'e-commerce raggiungerà 138 miliardi di dollari
- a parte quindi questo settore, sempre vincente sul web, buoni i risultati per hardware e software che raccogono 16,8 miliardi di dollari
- seguono auto e ricambi con 15,9 miliardi di dollari
- abiti, accessori e scarpe raggiungono poi 13,8 miliardi di dollari
- cuccioli, prodotti cosmetici e profumi dovrebbero crescere del 30%, più di tutte le altre categorie
Secondo il rapporto le vendite online sono cresciute nel 2005 del 25%, raggiungendo 176,4 miliardi di dollari (viaggi inclusi).
Dato che gli utenti sempre più spesso si servono di Internet per confrontare i prezzi, individuare idee per regali, anche i venditori hanno iniziato a servirsi del loro sito web non solo per vendere online i prodotti, m anche per incentivare - e incrementare - le vendite nei negozi offline.
Infatti:
- oltre due terzi dei commercianti (79%) afferma di avere un ottimo ritorno dal canale online
- e quasi la metà (46%) consente agli utenti di comprare e riacquistare gift card, online e in negozio
- in più un alto numero di commercianti e di compagnie permette ai propri consumatori di aumentare i punti accreditati nei programmi fedeltà proprio su internet (lo fa il 33% degli intervistati)
- infine il 26% offre online informazioni su quanto è possibile acquistare poi in negozio
Prende dunque finalmente piede la convizione che i vari canali di promozione, distribuzione e vendita vadano visti come mezzi diversi di una stessa strategia, da sfruttare ciascuno per la propria peculiarità, e da far convengere in un progetto commerciale sensato.
Perché questo accada sempre più alta è l'attenzione dei venditori. E per quanto riguard al'online, il primo grande scoglio ancora insuperato è quello della sicurezza.
Per questo sono sempre più numerosi i commercianti attenti a fornire ai consumatori maggiori garanzie:
- il 63% dei venditori richiede il numero di sicurezza della carta di cretito (il famoso CVV)
- il 25% accetta carte di credito emesse da enti o compagnie private
- il 12% sistemi tipo Paypal
- il 9% accetta assegni elettronici
- il 7% addebito su connto corrente
Secondo gli analisti se la prima decade dell'e-commerce è stata spesa per imparare che cos'è Internet e come usarlo, ora è tempo di investimenti più consapevoli e a lunga portata. Come conseguenza di questi sforzi, i cinque - dieci anni futuri delle vendite online al dettaglio saranno ancor più competitivi e innovativi.
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